Le piante carnivore da sempre incuriosiscono botanici e naturalisti. Perfino Charles Darwin ne era appassionato, e fu il primo a scriverne un trattato nel 1875. Trasmise questo interesse anche al figlio Francis, che continuò gli studi del padre in materia. Si soffermò particolarmente sul Cardo dei Lanaioli ( ), una comune pianta di ambienti ruderali. Nelle foglie del fusto, fuse a formare una specie di coppa, raccogliendo acqua piovana tendono anche a intrappolare una grande quantità di insetti e altri invertebrati. Già in passato furono proposte delle spiegazioni per questo adattamento. Per esempio secondo il bisnonno di Francis, il medico e naturalista Erasmus Darwin, queste servivano come riserva d’acqua nei periodi secchi e per impedire la risalita del fusto agli insetti parassiti. Francis invece ipotizzò che la pianta potesse assorbire gli insetti intrappolati in decomposizione, e individua in piccoli filamenti protrudenti da peli ghiandolari il mezzo di assorbimento. Notò che questi filamenti erano in grado di contrarsi, e osservò movimenti di aggregati al livello delle cellule ghiandolari, simili a quelli da lui studiati nelle piante di . Ipotizzò che i filamenti contrattili si fossero inizialmente adattati per assorbire ammoniaca accumulata nell’acqua piovana, e successivamente per assorbire materiale in decomposizione di insetti catturati. Propose quindi un esperimento, dove viene comparata la crescita di due lotti di piante, uno nutrito con insetti in acqua e l’altro lasciato “a digiuno”. L’esperimento non venne mai attuato da Francis, la faccenda restò aperta ed evidenze dirette di carnivoria rimasero ancora da verificare. F.J. Cohn, a cui Francis aveva scritto riguardo le sue ricerche, si trova in disaccordo con la sua ipotesi, e sostiene che le contrazioni siano semplici movimenti meccanici dovuti dall’osmosi cellulare. M. Christy invece nel 1923 sostiene l’ipotesi di Francis, e nota che la tensione superficiale dell’acqua raccolta dalle foglie è minore del normale. Ciò potrebbe essere un adattamento per catturare prede cadute in acqua…. Ma la storia continua nella parte 2!
Mirco Gruppi