All’asilo, una delle cose che le mie maestre amavano ripetere era che le farfalle volavano grazie ad una “polverina magica” che stava sulle loro ali e che si trasferiva sulle dita quando le toccavi, condannando il povero animale a non volare più.
Questa storia mi ha sempre incuriosito perché quando da piccolo liberavo ad esempio una falena che era entrata in casa attirata dalla luce, questa sì mi lasciava quella polverina, ma allo stesso tempo volava via tranquillamente.
Crescendo ho capito che quella polverina non era altro che minuscole scagliette che non sono altro che peli molto modificati che hanno varie funzioni. Una delle più interessanti è la rifrazione della luce che porta alcune farfalle ad avere colorazioni che in base a come le si guarda sono blu metallico o marrone.