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Il museo regionale di scienze naturali di Torino venne istituito nel 1978 in un edificio del centro storico che fu un ospedale. Negli anni ’80 l’Università di Torino concesse al museo l’uso delle collezioni naturalistiche dei musei universitari, ora in parte lì esposte. Nel 2013 un incendio colpì l’edificio del museo, che rimase chiuso fino a dicembre 2023 per i lavori di ristrutturazione.

Il nuovo percorso museale si sviluppa in tre sale: la prima mostra la collezione zoologica storica nelle vetrine originali, la seconda è dedicata alle missioni esplorative che nei secoli passati hanno contribuito ad ampliare la collezione e nella terza si trova la collezione mineraria e pannelli sulla biodiversità vegetale.

Ciò che colpisce positivamente nella prima sala sono le didascalie che, oltre a descrivere l’esposizione, illustrano al visitatore informazioni base sulla biogeografia, la biologia evolutiva e la geologia dei continenti. Queste informazioni suscitano al pubblico generalista grande curiosità, e molto raramente sono presenti in musei come questo, che lo rendono quindi un luogo di formazione e sensibilizzazione. Sempre nella prima sala troviamo un pannello interattivo che grazie all’uso dell’AI permette di dialogare con una copia virtuale di David Wallace, naturalista evoluzionista, grazie alla quale si possono apprendere approfondimenti sui temi trattati in sala.

Vi consigliamo la visita di questo museo naturalistico che con la coesistenza di collezioni storiche e nuovissime tecnologie volge lo sguardo ai più famosi musei europei di storia naturale.